
Nella parrocchiale dedicata a Maria Assunta, Ottaviano Cane, uno dei maggiori esponenti della pittura piemontese, a cavallo tra il 1400 ed il 1500, ha qui una delle sue migliori opere.
Il dipinto raffigura la Madonna con bambino tra i santi Giovanni Battista e Sebastiano, ai suoi piedi sono raffigurati il Conte Pier Luca Fieschi e la moglie Bettina Imperiali, committenti del quadro, incastonato in una splendida cornice ad arco in metallo dorato e cesellato. L’altare conserva ancora due splendide statue in marmo raffiguranti San Pietro e San Paolo.
La trascuratezza dell’altare, ben visibile oggi dopo molti secoli, è dovuta probabilmente al fatto che il quadro commissionato da Pier Luca Fieschi, rappresentava e simboleggiava una famiglia avversa a quella che avrebbe assunto il potere a Crevacuore negli anni seguenti e precisamente i Ferrero Fieschi. Il dipinto per molti anni è stato attribuito erroneamente a Gaudenzio Ferraris col quale Ottaviano Cane si è confrontato per anni.
* Ottaviano Cane Nasce a Trino ante 1495, figlio di Antonio, la data di nascita è desunta da un documento del 19 maggio 1509 nel quale il giovane Ottaviano dichiara sotto giuramento dichiara di avere più di 14 anni e meno di 25.
Probabilmente la formazione avvenuta da ragazzino, si deve ritenere compiuta intorno all’età di diciotto-venti anni, quindi prima del 1413 o del 1415.
Trino all’epoca rientrava nei confini del marchesato/ducato del Monferrato, ma che si pone sulla sponda sinistra del fiume Po’ a soli 15 chilometri dalla influente città di Vercelli, dominata invece dal Duca di Savoia di cui Pier Luca Fieschi era alleato.
La prima commissione documentata la si riscontra nel 1523 con la richiesta da parte della Confraternita degli Angeli di una pala dipinta accessoriata con due angeli scolpiti e dorati. La fama di Ottaviano Cane è tale in quegli anni, che nel 1534 è chiamato a concorrere a Casale per una predella voluta dalla Confraternita dei Santi Eligio e Bobone, in alternativa a Gaudenzio Ferraris e ad Agostino dè Donati, a dimostrazione dell’alta considerazione di cui il maestro trinese già godeva in quegli anni.
Lo stile del pittore negli anni iniziali della sua carriera si rifà all’esempio di Gaudenzio come suggerito dalla pala di Crevacuore ed alla cosiddetta Madonna di Trino che oggi si trova alla galleria Sabauda, databile al 1535, inizialmente attribuita al Ferraris per le notevoli affinità con la Madonna degli Aranci del 1529 che si trova a Vercelli nella Chiesa di San Cristoforo.
All’ottobre del 1541 risale La Madonna di Fontaneto (Torino, Galleria Sabauda), commissionata al Cane dalla compagnia dei disciplinati della Madonna di Fontaneto, indubbiamente la più impegnativa tra le opere del maestro per l’alta qualità raggiunta dal punto di vista stilistico.
Del 1543 è datato e firmato il matrimonio mistico di Santa Caterina (Torino Galleria Sabauda) commissionata dai frati domenicani di Trino.
Come alunni di Ottaviano Cane, oltre al figlio Carlo, troviamo sicuramente Ambrogio Oliva e Giovanni Francesco Biancaro, entrambi nativi di Trino. Per questo si può considerare quella di Trino una vera e propria scuola pittorica.
Ottaviano Cane muore con ogni probabilità a Trino nel 1576 (Baudi di Vesme 1929).
Le opere degli ultimi anni avevano perso però lo smalto e la ricercatezza dei suoi anni migliori, ai quali appartiene la Pala di Crevacuore.
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