Photo: Courtesy G.Mecco - 2022
ARCHEOLOGIA
Postua - I Dolmen megalitici
Definizione comune di Dolmen è:
“monumento preistorico, composto di poche pietre rudi infisse dritte nel suolo,che reggono una grande pietra orizzontale”, (fonte Enciclopedia Treccani), antecedenti a quelli che poi saranno monumenti più complessi.
I Dolmen, così come i Menhir, risultano essere i più antichi monumenti esistenti sulla terra, risalenti con molta probabilità al neolitico. Non ci sono notizie attendibili su quale fosse la loro funzione (si ipotizza fossero delle tombe) ed è per questo che sono da sempre circondati da un alone di mistero.
I più celebri Dolmen e Menhir si trovano in Inghilterra, a Stonehenge, ma si possono trovare praticamente sparsi in tutta Europa, soprattutto nella zona Occidentale, compresa l’Italia (Puglia e Sardegna), anche se ne esistono svariati anche in Africa ed in Asia.
Molte cose in comune, poi, i Dolmen le avrebbero con i cosiddetti punti “geopatogeni”, ossia con quegli incroci (i cosiddetti nodi di Hartmann) dei raggi tellurici generati dalle faglie, dai corsi d’acqua sotterranei, da influenze cosmiche e da mutazioni ed emissioni elettromagnetiche.
Come i Menhir, a forma di obelisco, che venivano piantati nel terreno dove si pensava ci fosse una concentrazione di nodi di Hartmann spesso in corrispondenza di corsi d’acqua sotterranei, così i Dolmen erano piuttosto posizionati su zone neutre della griglia di Hartmann: in pratica, il posizionamento e l’orientamento erano sempre in funzione di una corrente energetica positiva, con direzione nord-ovest sud-est, quella che Walter Kunnen chiama “linea della fertilità”.
ARCHEOLOGIA
Postua - Le Coppelle
Anch’esse appartengono alle tradizioni pagano/celtiche (V-IV sec. a.C.) che restarono vive per molti secoli anche dopo la penetrazione verso il IV – V sec. del cristianesimo.
La roccia che vedete riprodotta nella foto si trova sull'antica strada per la Valsesia, nelle immediate vicinanze del Dolmen.
Su una delle rocce con coppella di Postua si costruì la prima chiesa cristiana della Valle di Crevacuore nel XII secolo. Una chiesetta romanica che sorge lungo la via che da Postua portava ai valichi per la Valsesia ed alle miniere di ferro.
La roccia è stata volutamente lasciata scoperta nell’interno della chiesa ed è più elevata del pavimento. Allora era l’unica chiesa parrocchiale della Valle Strona di Postua, inizialmente dedicata alla Sacra Vergine ed in seguito a San Sebastiano.
Per i Celti, le sorgenti, le pietre, gli alberi, erano luoghi di culto con pellegrinaggi presso sorgenti di acque miracolose o presso massi erratici.